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RINALDI, CENTO VOLTE DOCKERS: “E’ COME SE FOSSI NATO AI PORTUALI”

ANCONA – “Sono onorato di quello che abbiamo costruito nel tempo e auguro a chiunque di vivere quello che ho vissuto io. Sono arrivato quasi sei anni fa, ma è come se fossi nato e cresciuto ai Portuali Dorica. E’ il massimo per una persona, in termini di rapporti umani, se pensiamo poi che è stato tutto accompagnato da risultati straordinari, tra la vittoria della Prima Categoria e i campionati di Promozione da protagonisti”. C’è emozione nelle parole di Davide Rinaldi, ragazzo esemplare, leader dello spogliatoio e tuttofare in campo, che sabato scorso contro il Gabicce Gradara ha tagliato il traguardo delle cento presenze con la maglia dei Dockers (in foto la premiazione del presidente Davide Pucci).

Un traguardo che serve a riavvolgere il nastro. “Mai mollare e credere sempre in quello che si fa – la ricetta di Rinaldi, vicecapitano della prima squadra, indirizzata ai più giovani -. Il sacrificio paga sempre. Nel 2019 avevo 26 anni, abbastanza grande diciamo, ma non c’è stato un giorno ai Portuali in cui non abbia imparato qualcosa di nuovo. Ed è quello che cerco di trasmettere, oggi, anche ai tanti ragazzi che giocano con noi”.

All’orizzonte il big match col Moie Vallesina, in programma sabato alle 15 in trasferta. “Al big match – dice “Rina” – arriviamo molto carichi. Fino ad ora abbiamo fatto un cammino importante, ma abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Nell’ambiente si respira un’aria di positività e determinazione. Sarà una gara estremamente difficile, con una squadra di livello che sta dimostrando tutto il suo valore. Inutile nascondersi dietro ad un dito. La posta in palio è pesante, terza contro seconda. E inoltre mancano solo cinque partite, i punti pesano sempre di più”.